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Mercoledì 5 gennaio 2011, in via Rivetta a Dardago, alle ore 20, nonostante il freddo pungente, all’accensione e successivo bruciamento del falò epifanico, il “Panevin” come viene chiamato nei nostri paesi, ha partecipato un consistente numero di persone. Le quali oltre che scaldarsi presso l’enorme fuoco acceso del panevin hanno potuto rifocillarsi con dell’ottimo vin brulè ed anche degustare della saporita ‘pinza’ e torte preparate da generose compaesane. Possiamo dare anche qualche numero circa questo avvenimento, è stato preparato e consumato più di un ettolitro di vin brulè, degustati una ventina di chilogrammi di pinza, una ventina di panettoni ed altrettante torte casalinghe ed altri dolciumi, oltre a diversi litri di bibite analcooliche ed altro vino sfuso. Da questo sito ci viene spontaneo ringraziare gli organizzatori e fautori di questo annuale ed antico avvenimento, ad iniziare dai giovani dardaghesi, i quali ogni anno rispondono, alla chiamata dei più anziani, con gioioso entusiasmo; proseguendo poi con i più anziani i quali si sentono orgogliosi e felici nel constatare che la tradizione del panevin è vissuta dai più giovani come una delle tradizioni paesane più sentite e quindi da tramandare alle future generazioni. Di seguito vi proponiamo delle istantanee riguardanti la preparazione, la costruzione e l’epilogo del panevin 2011 di Dardago
 
       
       
       






























































































































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