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Come promesso anche quest’anno ci siamo ritrovati per costruire il panevin, come l’anno scorso ci siamo riuniti in via Rivetta con alcuni trattori, molti erano i giovani e non, che avevano una gran voglia di realizzare un nuovo panevin. Per tre giorni siamo andati per le case, i prati e i boschi del paese, a raccogliere ramaglie. Il prato dove dovevamo innalzare il panevin era pieno di materiale, così il mattino del 5 gennaio Massimo (da Castello) ha iniziato, con il suo mezzo meccanico, a costruire il falò, rispetto all’anno scorso ha impiegato molto più tempo perché c’era molto più materiale, infatti il panevin alla fine è risultato molto alto, ed aveva una circonferenza di 35 metri. Potevamo farlo ancora più grande, ma abbiamo portato diverso materiale agli amici di Villotta, affinchè potessero ricostruire un nuovo falò perchè, la notte precedente, qualcuno aveva dato fuoco a quello che avevano già innalzato. Nel pomeriggio venne fatta la pulizia del prato, la sistemazione dei tavoli, la posa dei fari per l’illuminazione e i ritocchi al panevin, quale la sistemazione di un albero sempreverde sulla sommità, vennero scattate numerose foto ricordo fra l’allegria e la felicità di tutti i costruttori del panevin. Alle 20.15 dopo aver atteso che si riunisse parecchia gente e dopo la solenne benedizione di Don Adel fra la gioia di tutti lo si accese. Quest’anno, al contrario dello scorso, le fiamme avvolsero subito l’enorme falò, le donne del paese intonarono le litanie dei santi, i ragazzi facevano scoppiare petardi e razzi luminosi e le persone intervenute poterono degustare un ottimo vin brulè e dolciumi vari. Non per essere ripetitiva ma ... Arrivederci al prossimo anno!!!
   
Francesca Romana Zambon
       
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