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Porgo il saluto ed il benvenuto della Pro Loco di Budoia a tutti voi qui presenti per celebrare il traguardo dei 50 anni della FESTA DEI FUNGHI E DELL’AMBIENTE e della MOSTRA MICOLOGICA REGIONALE, da noi organizzate in stretta sintonia con il Comune di Budoia. Ringrazio tutte le autorità qui presenti, l’onorevole Giorgio Zanin,  Valter Pezzarini - Presidente del Comitato Regionale dell’Unione Nazionale delle Pro Loco d’Italia, i Sindaci e gli Assessori dei Comuni vicini, i nostri amministratori comunali. Purtroppo il Vice Presidente della Regione Sergio Bolzonello ci ha comunicato che ci raggiungerà più tardi per impegni imprevisti. Raggiungere i 50 anni è un traguardo importante e per questo riteniamo doveroso ricordare assieme i passi importanti che hanno contraddistinto questa nostra “Festa”. Negli anni 60 i bar e le osterie di paese erano luoghi di incontro e di aggregazione dove esibire a tutti il più bel fungo commestibile raccolto. 50 anni fa a Budoia scaturì l’idea di invitare questi esperti conoscitori di boschi, prati e colline a raccogliere esemplari di tutte le specie di fughi ivi presenti sul territorio per poterli poi esporle in una mostra. In Municipio, sui tavoli della Sala Consiliare, vennero esposti barbagnoth, cialderins, ciodins, prataioi, bale dardane, gialeti, mazze de tamburo ed altre specie, anche dal nome sconosciuto, che la tradizione consigliava di non raccogliere perché non buoni da mangiare o velenosi. Della cosa venne a conoscenza il geom. Mario Bianchi di Udine, uno dei pochi esperti micologi allora presenti in regione che, entusiasta, si prodigò per fare un po’ d’ordine e dare il giusto nome agli esemplari esposti, indicando le loro caratteristiche di commestibilità e tossicità. Era fatta, la Pro Loco capì che questa iniziativa, unica nella zona, poteva rappresentare qualcosa di importante per Budoia, e che quindi doveva essere migliorata e riproposta annualmente ad un pubblico più vasto.  E, siccome i funghi vengono raccolti per essere mangiati, all’inizio degli anni 70’, in concomitanza con la mostra, si pensò di aprire un chiosco ove cucinarli ed offrirli ad un pubblico che, sempre più numeroso, ne faceva richiesta. Nel 1973, agli inizi del proliferare di manifestazioni podistiche non competitive,  si pensò che anche il territorio budoiese poteva offrire luoghi e paesaggi sicuramente attraenti per ospitarne una. Chiaramente, venne subito denominata “Marcia dei Funghi”. Oggi questa è una delle più importanti della regione e porta in paese oltre 2.000 marciatori. Il filatelico Felice Modolo si propose per allestire una mostra filatelica che raccogliesse le già numerose emissioni di francobolli rappresentanti i funghi.La Pro loco pensò che questo assieme di eventi doveva essere raggruppato in una manifestazione unica ed assumere un nome che rappresentasse un’attrattiva per un vasto pubblico: “Festa dei Funghi”. Andava di moda chiamare queste manifestazioni “Sagra”, dove si andava per mangiare, bere e ballare, ma per noi era importante tenere in primo pieno l’aspetto culturale rappresentato allora dalla mostra micologica, pertanto si decise per denominarla “Festa”. Abbiamo sempre ritenuto che la mostra micologica non dovesse essere un evento riservato agli studiosi ed agli appassionati, ma che dovesse diventare un mezzo per invitare la gente a conoscere i funghi, il loro mondo, la loro prelibatezza e la loro pericolosità. Per questo nel proseguo degli anni, tenendo conto delle misere risorse economiche disponibili, sono stati ampliati gli spazi espositivi e creato allestimenti in grado di presentare degnamente i funghi e contemporaneamente di dare al pubblico un aspetto visivo importante. Gruppi di giovani passavano l’estate a creare ciò, si faceva tutto a mano, spendendo pochi soldi e con poca attrezzatura. Era un momento importante di aggregazione e di divertimento. Da rilevare che la qualità e lo spessore culturale della mostra sono stati sempre garantiti dalla preziosa opera di classificazione operata nel tempo dagli  esperti  appartenenti ai gruppi micologici Silvia Zennari di Pordenone, Centro Micologico Friulano di Udine, Bresadola di Trento, di Codroipo, di Maniago e dal Gruppo Micologico Sacilese che oggi la coordina, assieme alla raccolta effettuata da esperti appassionati. La manifestazione cresceva e, l’attenta cura del proprio territorio, portava la Pro Loco ad arricchirla inserendo annualmente mostre e conferenze dedicate alla difesa dell’ambiente, minacciato dallo sregolato sviluppo economico degli anni ’70 e ’80. Nel 1981, nel contesto della Festa, l’allora Assessore Tripani presentava la prima Legge Regionale sulla difesa della natura che disciplinava per la prima volta la raccolta dei funghi. Nel 1986 si parlava dell’effetto dell’esplosione della centrale nucleare di Cernobyl sui funghi dei nostri boschi. Contemporaneamente all’aspetto culturale cresceva anche l’aspetto culinario e ricreativo della Festa. La fortuna di vivere in una zona, dove l’emigrazione forniva manodopera altamente qualificata nel ramo alberghiero, ci ha permesso di proporre un menù a base di funghi non riscontrabile nelle Sagre tradizionali e di creare in un vasto pubblico, proveniente da tutto il Triveneto, l’aspettativa per l’annuale degustazione dei nostri piatti. L’iniziativa cresceva di anno in anno, da un fine settimana si passò a svilupparla in due fine settimane, anche per ammortizzare i costi fissi necessari per il suo allestimento. L’Amministrazione comunale ci consegnava un chiosco fisso in muratura adeguato al lavoro da svolgere. Nel 1987 ricorreva l’Anno Europeo dell’Ambiente, e la Pro Loco, in sintonia con i temi trattati, decise di cambiare il nome della rassegna in: Festa dei Funghi e dell’Ambiente. Da allora ad oggi la “Festa” ha proposto mostre e convegni sui temi dello sviluppo sostenibile, dell’identità del proprio territorio e delle sua qualità ambientali, rassegne culinarie, rassegne di promozione dei prodotti agroalimentari tipici, biologici e di qualità, eventi sportivi, concorsi fotografici a tema, mostre sulle tradizioni locali, mostre tartuficole, il tutto per fornire al visitatore un vasto e qualificato programma da godere passando una giornata nel nostro paese e conoscere le risorse turistiche e paesaggistiche che esso offre. Da qualche anno, l’Amministrazione Comunale ha voluto suggellare il binomio Budoia – Funghi con l’istituzione del Museo del Fungo. Mostra permanente con oltre 200 perfette riproduzioni e tabelle illustrative, che potrete visitare a fianco di questa sala. Sono oltre quindici anni che affrontiamo il problema dell’eccessiva produzione dei rifiuti, introducendo nel nostro ristorante, a costi maggiori, stoviglie biodegradabili e compostabili. Da qualche anno i piatti e le posate vengono lavati e riutilizzati. Siamo pertanto rientrati senza alcuna fatica nello specifico programma regionale che oggi ci attribuisce il nome di “Ecofesta”. Non smettiamo mai di ricordare che questo appuntamento settembrino, per noi molto importante, vuole essere la vetrina delle peculiarità del nostro territorio e momento di divulgazione dei nostri obbiettivi:

  • un sistema di sviluppo sostenibile
  • far crescere in loco attività turistiche ed agricole che raccolgano quella grande domanda di natura e paesaggio  che il nostro territorio offre
  • far conoscere le produzioni agroalimentari tipiche e di qualità dei nostri territori, per una sana alimentazione ed una positiva ricaduta economica in loco
  • riqualificare e preservare il territorio
  • promuovere la produzione di energia attraverso l’utilizzo di fonti rinnovabili e possibilmente reperibili localmente
  • valorizzare e collegare in modo organico ed attraente le risorse che il nostro territorio e quello dei Comuni a noi vicini offrono, al fine di proporre pacchetti turistici appetibili ad una vasta clientela.
Abbiamo pensato di suggellare questo cinquantesimo anniversario producendo una targa ricordo che consegneremo a enti, associazioni e persone che hanno determinato in maniera significativa il percorso della nostra “Festa” ed allestendo una mostra che potrete visitare nella Sala Consiliare presso la Casa del Comune.. Non mi dilungherò ad illustrarvi l’’intenso programma di questa edizione della FESTA DEI FUNGHI E DELL’AMBIENTE, che però potrete conoscere sfogliando l’apposito libretto. E’ un programma realizzato in collaborazione con oltre quindici associazioni e gruppi di interesse locale e regionale e  tanti volontari di ogni età. E’ un programma che fa parte di un contesto di sviluppo turistico di una zona che non comprende solo il nostro territorio comunale, ma anche quelli limitrofi di Polcenigo ed Aviano, perché pensiamo che solo così si potrà dare un’offerta turistica appetibile e variegata.Per concludere, ringrazio sentitamente l’Amministrazione Comunale per il costante lavoro ed  interessamento che dà per assicurare la qualità e la buona riuscita della manifestazione. Ringrazio con affetto e gratitudine i Consiglieri della Pro e tutti quei 200 collaboratori che si impegnano  per organizzare questa manifestazione, in particolare i più giovani. Ringrazio il Gruppo Micologico di Sacile ed i raccoglitori che ci permettono di presentare la nostra celebre mostra. Ringrazio tutti gli Enti pubblici, le associazioni e le aziende che concorrono alla realizzazione di questa nostra 50a FESTA DEI FUNGHI E DELL’AMBIENTE.
    Il Presidente della Pro Loco di Budoia
Maurizio Carlon
La redazione ringrazia per la collaborazione fotografica: Federico Bastianello. Sandro Bastianello e Franca Bastianello