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LE DIECI PAROLE

I figli di Giacobbe, discendenti di Abramo, si rifugiarono in Egitto a motivo di una grande carestia. Furono accolti da Giuseppe, loro fratello, che il Signore aveva mandato avanti per salvare loro la vita. Li seguì anche il padre e vi rimasero per generazioni.
Il Signore si ricordò di loro e mandò Mosé a liberarli e a condurli alla montagna del Sinai, dove rinnovò il patto con loro.
Io sono il Signore tuo Dio, che ti ho fatto uscire dalla terra d’Egitto, dalla condizione di schiavitù”, è l’esordio delle dieci parole (Esodo 20,1-19).
Io sono un Dio geloso”: il popolo più religioso della terra non ha lasciato alcuna immagine del suo Dio.
Al centro, due comandi positivi. Uno riguarda il giorno di riposo settimanale: “Perché in sei giorni il Signore ha fatto il cielo e la terra e il mare e tutte le creature, ma si è riposato il settimo giorno”, un tempo per fermarsi e godere, nella riconoscenza, dei doni innumerevoli che il Signore ci ha fatto.
L’altro comando positivo è “Onora tuo padre e tua madre”, prima di tutto assicurando loro una discendenza.
Infine, con grande finezza, “Non desidererai” i beni del tuo prossimo, “non desidererai la donna del tuo prossimo”.
Erri De Luca osserva che i comandamenti sono tutti al maschile – la lingua ebraica nelle desinenze dei verbi ha questa ricchezza -: competono all’uomo prima di tutto, come suo compito specifico. La donna li ha scritti dentro.
La legge del Signore è come il sole, ridà la vita; i suoi decreti rallegrano il cuore, illuminano gli occhi” (Salmo 19). “Al centro del libro dell’ Esodo e sulla sommità del monte, la voce del Signore nei comandamenti è il punto più alto dell’ Antico Testamento e il più forte punto di saldatura tra ebrei e cristiani. Si respira un’aria rarefatta” (E. De Luca, Esodo/Nomi).Secondo il Vangelo di Giovanni, il primo gesto di Gesù come Messia d’Israele è di restituire al tempio di Gerusalemme la dignità, lo splendore che gli compete (2,13-21): “Questa casa di mio Padre non fatela divenire una casa dove si commercia!” Egli sovranamente restituisce libertà ai buoi, alle pecore e alle colombe destinate ai sacrifici, messi in vendita nel cortile più esterno del tempio.
E’ imminente la Pasqua. Quando si sarà ridestato dal regno dei morti sarà lui, Gesù, il vero santuario, il suo corpo vivente formato, come da pietre preziosissime, da quanti si affidano a Lui, sua stabile presenza.
Dio ha amato il mondo a tal punto da dare ad esso questo figlio, l’unico nato, in modo che chi crede in lui abbia una vita che dura per sempre” (Canto al Vangelo).
Scrive San Paolo (I Corinti 1,22-25), per averlo sperimentato: “Le cose stolte di Dio hanno più sapienza di quanta ne abbiano gli uomini, e le cose deboli di Dio più forza di quanta ne abbiano gli uomini: Gesù prodigiosa potenza divina e divina sapienza”.

*(Commento del diac. Silvano Scarpat)

MERCOLEDÌ  10
9,30 S. Messa

VENERDÌ   12
17,00  - Via Crucis          

DOMENICA 14 – IV di Quaresima
11,00 –  Def. Renè e def.ti  Del Zotto

 Offerte:  Per  Chiesa  € 40  in mem. Signora Zambon Bianca

 

MARTEDÌ 9
17,00  Def.ti Carlon Redento, Veronica e Duilio
        
VENERDÌ 12
17,00  Via Crucis          

SABATO 13 – IV di Quaresima
18,00  –  Per intenzione particolare;
Def.ti Ianna Angelo e Vincenza e Def.ti Sandrin Emilio e Lucia.

DOMENICA 14 – IV di Quaresima
11,00 Def. Zambon Angelo Rosit

   

GIOVEDÌ 11
17,00 –  Via Crucis e Santa Messa

DOMENICA 14 – IV di Quaresima
10,00 –  S. Messa per la Comunità

Offerte:  Per lavori Chiesa  NN € 1.200

   

VIA CRUCIS

Nel periodo quaresimale si celebra il rito della VIA CRUCIS:
Budoia: VENERDI ore 17,00
Dardago: VENERDI ore 17,00
Santa Lucia: GIOVEDI ore 17,00

OPERE DI CARITA’ QUARESIMALI    

Il tempo di Quaresima ci invita anche alla carità verso i bisognosi. Due sono le iniziative quaresimali:

  • La cassettina del Pane Per Amor di Dio che si può prendere in chiesa e ritornare con le offerte nei giorni del Triduo Pasquale. Il ricavato è in favore delle nostre Missioni.
  • Il cesto per la raccolta dei generi alimentari per le famiglie bisognose che verrà posto nelle tre Chiese Parrocchiali. A Santa Lucia si può consegnare presso l’Azienda di Busetti Antonio.
   
 

“TENEREZZA VOGLIO, NON SACRIFICI”

L’episodio della trasfigurazione di Gesù si trova al centro del Vangelo di Marco (9,2-10). Il luogo in cui è custodito il ricordo di quell’evento è chiamato dagli arabi Gebel-et-Tur, “sacra montagna”, in Galilea. Sei giorni prima Gesù aveva detto con chiarezza ai suoi che era necessario per lui andare a Gerusalemme, esporsi, correre quel rischio. Il fascino dell’umanità di Gesù ne viene grandemente accresciuto, così da poter competere con i più grandi tra i profeti, Elia e Mosé. E rimasero essi – Pietro, Giacomo e Giovanni – con Gesù soltanto, a scendere da quella montagna.Si aggiunge la testimonianza di Abramo, la cui vicenda occupa un posto rilevante nel Libro della Genesi (11,29-25,10). Egli viene da lontano: discendente di Sem, uno dei figli di Noè, è originario di Ur dei Caldei, sulle rive del fiume Eufrate, nel territorio di Babele, dove gli uomini avevano costruito una torre per la scalata al cielo. Per ordine del Signore, parte con la moglie Sara, che era molto bella. Dopo varie vicende, ora li ritroviamo a Betsabea, estremo sud della Terra santa, verso il deserto del Neghev. Hanno un figlio, Isacco, tanto atteso ed amato, già grandicello. Ma Abramo è di nuovo in viaggio, con il figlio, due servi e l’asino. Sembra irraggiungibile questo Dio. E’ l’episodio della “legatura di Isacco” (22,1-18), uno dei più oscuri e controversi di tutta le Scrittura. Dopo tre giorni di cammino, ai piedi del monte, Abramo dà ordine ai servi: “Fermatevi qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi”. In questo plurale si intravvede un filo di ravvedimento e di speranza. Nella salita è Abramo a prendersi le cose pericolose, il coltello e il fuoco, mentre affida al figlio la legna. Quando Isacco gli fa presente che manca la cosa più importante per il sacrificio, la vittima, Abramo risponde con trepido amore: “Dio stesso provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio”. “L’audacia del racconto è di attribuire a Dio l’antica imposizione. Come se Dio dicesse: tu hai dato di me questa immagine di crudeltà, ma sono venuto ad abitarla perché non c’era altro modo per liberartene” (Paul Beauchamp). Scrive San Paolo, al centro della lettera ai Romani (8,28-39): “Sappiamo che con quelli che amano Iddio tutto collabora in direzione di un bene… Se Iddio è a favore nostro, chi potrà essere contro di noi? Lui che davvero non ebbe riguardo nemmeno per il suo proprio figlio, e per il vantaggio di tutti noi lo consegnò al suo destino, sicuramente ci donerà per amore insieme con lui anche tutte le cose: Gesù, l’Eletto, che fu ridestato dai morti, è allo stesso livello di Dio e intercede a nostro favore”.

*(Commento del diac. Silvano Scarpat)

MERCOLEDÌ   3
9,30 D.ti Vito, Francesco, Angela e Rino

VENERDÌ   5
17,00  - Via Crucis          

DOMENICA 7 – III di Quaresima
11,00 –  D.ti  Fam. Scaringi e Signora

 Offerte:  Per lavori Chiesa  NN € 20, NN € 10

 

MARTEDÌ 2
17,00  Per intenzione offerente
        
VENERDÌ 5
17,00  - Via Crucis          

SABATO 6 – III di Quaresima
18,00 –  Anniv. Def.ti Zambon Romualdo e Bruna Rosit
Def.ti Zambon Enrico e Pietro Rosit

DOMENICA 7 – III di Quaresima
11,00 D.ti  Janna Alfredo, Angela e Chiara

Offerte:  In memoria def. Italo Callegari,  € 100 dalla famiglia

   

GIOVEDÌ 4
17,00 –  Via Crucis e Santa Messa

DOMENICA 7 – II di Quaresima
10,00 –  Per le Anime
Def.ta Alba Scandolo in Besa
Def.ti Andrea Zanolin e Fort,  Michele e Mario Furlani

Offerte:  Per lavori Chiesa  NN € 50

   

VIA CRUCIS

Nel periodo quaresimale si celebra il rito della VIA CRUCIS:
Budoia: VENERDI ore 15,00
Dardago: VENERDI ore 17,00
Santa Lucia: GIOVEDI ore 17,00

OPERE DI CARITA’ QUARESIMALI    

Il tempo di Quaresima ci invita anche alla carità verso i bisognosi. Due sono le iniziative quaresimali:

  • La cassettina del Pane Per Amor di Dio che si può prendere in chiesa e ritornare con le offerte nei giorni del Triduo Pasquale. Il ricavato è in favore delle nostre Missioni.
  • Il cesto per la raccolta dei generi alimentari per le famiglie bisognose che verrà posto nelle tre Chiese Parrocchiali. A Santa Lucia si può consegnare presso l’Azienda di Busetti Antonio.