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Il Comune di Budoia, nel 1997, è stato co-fondatore assieme ad altri 26 Comuni dell’arco alpino, dell’associazione internazionale “Alleanza nelle Alpi” (http://www.alpenallianz.org/it )
Lo scopo è stato quello di valorizzare l’immagine e l’impegno delle piccole comunità delle montagne fino ad oggi poco considerate.
Per far ciò e per uscire da una situazione di “emarginazione”, Comuni aderenti si sono assunti l’impegno di programmare il proprio sviluppo secondo i principi della “Convenzione delle Alpi” ( http://www.alpconv.org/pages/default.aspx ).
La “Convenzione delle Alpi” è un trattato europeo approvato dai Governi degli stati alpini che, attraverso dei protocolli, vengono suggerite delle linee guida che rappresentano dei suggerimenti positivi per la costruzioni di politiche regionali e locali in grado di tutelare le Alpi, i suoi ambienti e di favorire la crescita sociale ed economica delle comunità.
L’Italia, per i prossimi due anni ha la Presidenza di questo importante segretariato che è coordinato dal Ministero dell’Ambiente.
In questo contesto è stato organizzato il Work Shop sulle cooperazioni montane a Budoia. Un’importante vetrina per la nostra comunità che auspico possa dare i suoi frutti.
Presso la vecchia latteria di Budoia si sono presentate e confrontate per due giorni le esperienze di reti cooperative provenienti da diverse montagne nel mondo.
Dalle Alpi con la rete dei Comuni (oggi 350) di Alleanza nelle Alpi, i Parchi, le Alpi Dinariche, il Centro Asia (Kyrghizistan, Kazachistan, Tajichistan), l’euro regione dei Carpazi, quella del Caucaso, ed il Karakorum..

L’organizzazione, promossa dal dott. Paolo Angelini del Ministero dell’Ambiente e Pier Carlo Spandei dell’UNEP di Vienna che rappresenta il programma delle Nazioni Unite per l’ambiente http://www.unep.at/ , ha visto la presenza oltre che del Sindaco di Budoia  Roberto De Marchi, di Marco Onida segretario generale della Convenzione delle Alpi della Provincia di Pordenone e della Regione FVG nonché di Michele Candotti  direttore esecutivo e capo dell’Ufficio per la politica dell’ ”Inter-Agency Affaire” (OPIA).

I prossimi incontri di questo gruppo di lavoro si terranno a Lecco il 23, 24 e 25 ottobre 2013 e a Bergamo il 12 settembre 2014.

    Antonio Zambon
       
Budoia, piccolo comune di circa 2.600 abitanti, è situata nella pedemontana pordenonese ed è stata scelta per ospitare il "Workshop on Mountain Cooperation" in quanto membro fondatore della Rete dei Comuni Alleanza nelle Alpi, un esempio di cooperazione montana fra comuni di Italia, Francia, Germania, Svizzera, Slovenia, Liechtenstein ed Austria; paesi che, insieme al Principato di Monaco, sono i firmatari della Convenzione delle Alpi.

Questo meeting internazionale voluto dal Ministero Italiano dell'Ambiente, in qualità di Presidenza Italiana della Convenzione delle Alpi, testimonia la continua attenzione al tema della cooperazione tra le aree di montagna. Infatti, già la Presidenza italiana del biennio 2001-2002 avviò, a fianco di UNEP Vienna ISCC (Interim Secretariat of thè Carpathian Convention], una proficua collaborazione con il WS "Sharing Experience" organizzato a Bolzano nel giugno 2002. Questa collaborazione contribuì decisamente a dare vita alla Convezione dei Carpazi.

E' su queste basi che la Presidenza italiana 2013-2014 ha inteso ora rilanciare i temi della cooperazione internazionale nelle aree di montagna sempre al fianco di UNEP Vienna ISCC e in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il Comune di Budoia. Questo evento rappresenta anche l’avvio delle attività di una specifica task force della Presidenza che mira a fornire un contributo alla preparazione di un documento in merito all'attuazione delle decisioni di Rio + 20 relative alle aree di montagna.

Per questo evento non poteva mancare il coinvolgimento della Rete dei Comuni di Alleanza nelle Alpi, associazione internazionale che ha avuto l’obiettivo, sin dalla sua nascita nel 1997, di mettere in pratica, a livello locale, i principi e le decisioni prese in ambito di Convenzione delle Alpi considerando il comune e i suoi abitanti quali fulcro dell'attuazione di una politica alpina sostenibile.

Da allora lo scambio di esperienze e conoscenze fra comuni in tutto l'arco alpino si è sviluppato notevolmente tanto che nel 2004 è stato firmato il Memorandum of Understanding fra Alleanza nelle Alpi e il Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi che rese l’Associazione un importante partner per le questioni di sviluppo sostenibile regionale nei piccoli comuni.

L’esperienza di Alleanza nelle Alpi si è rivelata essere un positivo esempio anche per altre comunità montane quali quelle del Centro Asia. Nel 2002 lo scambio fra queste due realtà è stato sancito in occasione di un momento istituzionale particolarmente importante per la montagna, ovvero la chiusura dell’anno internazionale della montagna a Biskek, dove Alleanza nelle Alpi ha partecipato al fianco di importanti rappresentanze tra cui proprio UNEP e Presidenza di turno italiana della Convenzione delle Alpi.

A seguito di questo evento istituzionale vi furono importanti risultati quali la nascita di AGOCA (Alliance of Central Asian Mountain Communities] che andò a costituire una rete di 36 villaggi delle Repubbliche del Kirgizistan, Tajikistan e Kazakistan, della Convezione dei Carpazi nonché il concreto sviluppo della Mountain Partnership, (istituita su iniziativa svizzera e italiana al Summit mondiale per lo sviluppo sostenibile di Johannesburg del 2002).

Oggi una specifica Task Force della Presidenza italiana della Convenzione delle Alpi mira a delineare alcuni possibili scenari di applicazione dei principi espressi nella Dichiarazione Finale del Summit di Rio+20 nelle aree montane europee, a partire dalle Alpi.
       
   
 
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